Università di Palermo "Il catalogo rifugge da ogni astrattezza e chiusura in se stesso" M. Guerrini Questo spazio è dedicato ai bibliotecari dell'Università di Palermo per tenersi aggiornati sul mondo della catalogazione... e non solo...
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giovedì 24 giugno 2010
Modena sfida la qualità dell'informazione con un nuovo servizio
A chi crede che Google offra risposte a tutte le domande, i bibliotecari modenesi lanciano una sfida sulla qualità dell’informazione con un nuovo servizio Internet di consulenza online.
L’iniziativa «Chiedi al bibliotecario» coinvolge le biblioteche del Comune di Modena, le 7 biblioteche dell’Ateneo di Modena e Reggio Emilia e altre biblioteche cittadine e della provincia.
Trentatre bibliotecari sono a disposizione del pubblico per rispondere ai quesiti più diversi: bibliografie, localizzazioni di libri, riviste, film, cd musicali, suggerimenti per ricerche scolastiche, esami, tesi di laurea.
È un servizio concepito per fare domande in qualunque momento e da qualunque luogo: basta accedere al sito www.chiedialbibliotecario.unimore.it e compilare la richiesta.
La risposta perverrà al massimo entro 4 giorni lavorativi. «Chiedi al Bibliotecario» è attivo 24 ore su 24, è gratuito e si rivolge a tutti: anche a chi non è mai entrato in biblioteca.
Fonte: http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/tecnologia/grubrica.asp?ID_blog=30&ID_articolo=7713&ID_sezione=38&sezione=
giovedì 17 giugno 2010
Opac, Blopac, Sopac e Altre Diavolerie
martedì 15 giugno 2010
mercoledì 14 aprile 2010
Convegno ARS - Le biblioteche pubbliche nell'era di Internet
- Pietro Virgadamo - Libera Università Maria SS. Assunta - Palermo
nel bilanciamento dei valori costituzionali: un incontro possibile
- Anna Maria Tammaro - Università di Parma
- Luigi Cecere - S.I.A.E. -Roma
La S.I.A.E. e le biblioteche pubbliche
- Massimo Travostino - Centro Nexa, gruppo di lavoro Creative Commons Italia - Torino
Biblioteche, riproduzione delle opere e accesso on-site e on-line:
le opportunità della tecnologia ed il contesto normativo
- Klaus Kempf - Bayerische Staatsbibliothek - Monaco di Baviera
Fonte: Lista Aib. Sicilia
martedì 13 aprile 2010
UNIPA: partecipazione indagine nazionale applicazione REICAT
martedì 6 aprile 2010
5. giornata di studio delle REICAT. L'Università di Palermo che progetti ha in cantiere?
Il personale del Settore per il catalogo bibliografico di Ateneo e il trattamento del materiale, contattato da Fernanda Canepa e Antonella Trombone, ha fornito alcune informazioni sulle iniziative che verranno gradualemnte attuate per la diffusione, lo studio e l'applicazione delle REICAT in Aleph. Questi progetti, alcuni realizzati ed altri in cantiere, sono stati presentati alla comunità professionale, insieme ai contributi di molte altre Istituzioni, durante la Quinta giornata di studio sull'applicazione delle Reicat in Unimarc, tenutasi il 18 febbraio 2010 presso la Biblioteca nazionale centrale di Roma.
Di seguito il link per accedere alle slides curate da Fernanda Canepa e pubblicate sul sito dell'ICCU.
[accedi alle slide]
Nasce il Polo SBN delle biblioteche ecclesiastiche
È il primo polo extraterritoriale, che si fonda su presupposti di individuazione tipologica e funzionale. Il PBE opera al 3° livello di abilitazione al SBN.
Il progetto di mediazione, tutela e valorizzazione dei beni - librari e non - appartenenti alle raccolte delle biblioteche ecclesiastiche delle diocesi italiane e degli altri enti religiosi è stato avviato nell’estate del 2004 e si integra nel quadro più ampio dei progetti di catalogazione dei beni culturali portati avanti dalla CEI, intendendo fornire alle biblioteche ecclesiastiche gli strumenti necessari per poter assolvere pienamente alla propria mission.
L’esistenza di un polo ecclesiastico non sottintende un’azione di isolamento, di casta di fronte a un qualcosa che semplicemente è avvertito come altro, sulla base della appartenenza a un diverso ente proprietario; la registrazione al polo intende permettere un’integrazione più completa e responsabile a un servizio bibliografico realmente nazionale, che deve necessariamente comporsi di numerosi e diversificati livelli di appartenenza: le biblioteche di un determinato ente, di una certa area territoriale, di una certa regione culturale, di una determinata specie o di un certa caratterizzazione. Per questo, fin dall’inizio l'obiettivo della costituzione di una rete integrata delle biblioteche ecclesiastiche che - nel rispetto dell’identità tipologica e gestionale di ciascuna realtà - potesse garantire la cooperazione, la gestione partecipata e il potenziamento dei servizi, si è fuso con l’impegno nell’adesione al Servizio Bibliotecario Nazionale.
Gli obiettivi che da subito sono stati individuati e hanno motivato l’intero progetto sono:
* Operare in rete, senza far perdere l’identità alle singole realtà bibliotecarie.
* Fornire strumenti e soluzioni informatiche alle diocesi.
* Facilitare l’accesso al Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN) a tutte le biblioteche ecclesiastiche.
* Creare e gestire un sistema di authority file per la comunicazione tra ambiti culturali diversi.
* Permettere la ricerca e la consultazione integrata dei dati dei quattro ambiti dei beni culturali ecclesiastici: architettonici, archivistici, librari e storico-artistici.
Lo strumento
Il software utilizzato (CEI-Bib, nativo EOSWeb) non è esclusivamente un programma di catalogazione, ma un sistema integrato che consente il trattamento delle diverse tipologie documentarie, la gestione dei prestiti e dei servizi di circolazione.
CEI-Bib è un servizio, erogato in modalità ASP, di accesso al catalogo unico residente sui sistemi della server farm individuata da UNBCE e SICEI. Non si distribuisce un software, non un CD o un programma, bensì l’accesso a un sistema unico condiviso da tutti gli aderenti al progetto.
Le principali caratteristiche di CEI-Bib sono: architettura a moduli scalabile, rispetto degli standard, interfaccia completamente web, funzionalità innovative, integrazione nel SBN, apertura verso altri sistemi.
Il software è certificato al terzo livello (cattura e localizzazione per possesso, creazione e correzione dei record non condivisi) in conformità al Protocollo SBNMARC.
I moduli “standard”, eventualmente integrabili sono:
* Ricerca
* Catalogazione
* Circolazione
* Gestione periodici
* Gestione acquisizioni"
Fonte: http://www.polopbe.it/bbcc/pbe/00009649_Storia.html
Catalogazione Degli Estratti Word97 2003
Nasce JLIS.it
"L'Università di Firenze, tramite il Dipartimento di studi sul Medioevo
e il Rinascimento e il Master biennale in archivistica, biblioteconomia
e codicologia, annunciano l'uscita di "JLIS.it, Journal of Library and
Information Science, rivista italiana di biblioteconomia, archivistica e
scienza dell'informazione". "JLIS.it" è una rivista accademica, online,
open access e peer reviewed. Essa è in fase di avvio e il primo
fascicolo verrà pubblicato in estate, tra maggio e giugno 2010. Uscirà
in due numeri l'anno, indicativamente a giugno e a dicembre. Suo scopo è
configurarsi come una fonte di ricerca, italiana e internazionale, in
LIS. Il Comitato scientifico è composto da esperti delle più conosciute
realta biblioteconomiche e bibliotecarie del mondo occidentale
(italiano, europeo, statunitense e canadese) e di alcune del mondo
orientale (cinese, iraniano). Desidera essere una rivista aperta al
contributo dei più giovani (studenti, ricercatori, bibliotecari,
archivisti, etc.) e divenire un laboratorio di ricerca e di studio del
nuovo, uno spazio di riflessione sulle trasformazioni che stanno
avvenendo in ambito LIS. "JLIS.it" invita gli interessati a collaborare:
gli autori devono registrarsi prima di procedere alla submission. Gli
articoli spediti agli indirizzi personali dei membri del Comitato
editoriale e scientifico NON saranno presi in considerazione. I
contributi saranno editi in inglese, in italiano e in altre lingue.
L'homepage di "JLIS.it" è consultabile all'indirizzo: http://leo.cilea.it/index.php/jlis/
Fonte: Mauro Guerrini. Lista di discussione AIB-CUR (06/04/2010)
lunedì 29 marzo 2010
Pesantissimi tagli per le biblioteche siciliane
Il testo della lettera recita:
“Il bilancio di previsione della Regione siciliana per l’esercizio finanziario 2010 opera pesantissimi tagli al settore dei beni culturali, e in particolare a quello delle biblioteche.
Ciò potrebbe comportare, in tempi brevi, la chiusura della maggior parte delle biblioteche dell’Isola, a partire dalle regionali che non avranno più fondi sufficienti per incrementare e aggiornare il patrimonio documentario, tutelare e garantirne la fruizione, valorizzare i patrimoni antichi di inestimabile valore che possiedono.
Le biblioteche comunali, particolarmente deboli sul territorio siciliano anche per l’assenza di una legge di settore (la Sicilia e la Campania sono le uniche regioni italiane a non aver mai legiferato in materia) saranno ulteriormente penalizzate dal taglio dei fondi sul capitolo riguardante il Servizio Bibliotecario Regionale, ridotti a meno di un terzo di quanto stanziato nel 2009: con questi fondi, e con fondi comunitari, sono state create in ogni provincia le banche dati bibliografiche, cui aderiscono la maggior parte delle biblioteche, che da anni incrementano i cataloghi collettivi al fine di avviare sistemi di cooperazione bibliotecaria che possano incontrare le esigenze dell’utenza. In mancanza di finanziamenti adeguati, si rischia concretamente di non poter proseguire l’attività catalografica e persino di oscurare i cataloghi on-line esistenti.
Le biblioteche – che sono sostenute dagli enti proprietari con fondi irrisori – subiranno inoltre l’azzeramento dei capitoli sui contributi, sull’acquisto di pubblicazioni, sulla conservazione e sul restauro:
- il cap. 377306 (contributi per le biblioteche), dotato da anni di una somma bassissima (€ 159.000), nel 2010 è per memoria;
- il cap. 376518 (spese per l’acquisto di pubblicazioni da assegnare alle biblioteche aperte al pubblico), dotato nel 2009 di € 100.000, nel 2010 è per memoria;
- il cap. 376529 (spese per la conservazione del patrimonio librario) nel 2009 dotato di appena € 120.000, nel 2010 è per memoria;
- il cap. 376526 (spese per il restauro – utilizzato dalle Soprintendenze per restaurare i volumi nel territorio di competenza ma anche dalle biblioteche regionali e per la conservazione degli archivi storici ecclesiastici), dotato nel 2009 di € 800.000, nel 2010 è per memoria.
Oltre a ciò, risulterà pressoché impossibile proseguire nell’azione di tutela da parte degli organismi preposti, le Soprintendenze, all’interno delle quali i Servizi di settore sono stati accorpati a quelli di altri settori e privati di fondi per operare.
L’Associazione Italiana Biblioteche chiede pertanto alle SS.LL. di volere riconsiderare i suddetti provvedimenti che toglieranno a tutti i cittadini siciliani l’accesso libero e senza limitazioni alla conoscenza, al pensiero, alla cultura e all’informazione, quel diritto che in altre regioni italiane è da anni garantito dalle biblioteche pubbliche con risultati di livello pari alla realtà europea”.
Questa lettera vuol essere un grido di allarme. I cittadini rischiano la negazione del diritto di essere liberi perché ben informati. La biblioteca pubblica é un sistema integrato di servizi, che al pari di altri (trasporti, sanità, ambiente etc.), devono essere garantiti alla cittadinanza perché fonte di sviluppo e benessere.
Interromperli, non assicurando loro un adeguato sostegno economico, equivale a commettere un delitto ancor più grave perché, essendo perpetrato attraverso strumenti legittimi quali l’approvazione unanime di un bilancio, poggia sulla certezza dell’impunità…
Elena Scrima
Fonte:http://nuovosoldo.wordpress.com/2010/03/22/pesantissimi-tagli-per-le-biblioteche-siciliane/
Open access, biblioteche e strategie italiane per i commons della conoscenza / Giuseppe Vitiello
Ma quanto si aggiornano i bibliotecari?
Il sondaggio è stato condotto da Primary Research Group su 555 bibliotecari accademici (a tempo pieno) negli Stati Uniti e in Canada.
I bibliotecari di più di 60 anni dedicano molto più tempo a leggere pubblicazioni a stampa, circa 31 minuti al giorno, dei loro colleghi sotto i 30 anni, che invece spendono 19 minuti ogni giorno a leggere blog bibliotecari e affini.
James Moses, responsabile della ricerca, ha dichiarato che il monitoraggio dell’utilizzo delle tipologie tecnologiche utilizzate dai bibliotecari è stato molto interessante proprio per il ruolo prettamente informativo delle biblioteche accademiche, paragonandole al classico “canarino in una miniera di carbone” per quanto riguarda l’ambito tecnologico.
L’indagine ha preso in considerazione anche le spese per i convegni, ad esempio la spesa media dei bibliotecari per alloggio, pasti e costi di viaggio. In questa categoria, i bibliotecari americani hanno speso in media $1,484, mentre quelli canadesi hanno una spesa di $2,419 negli ultimi due anni.
Tra le prossime ricerche in programma di Primary Research Group c’è un’analisi sul punto di vista dei bibliotecari riguardo ai maggiori provider di servizi web, come Google e Bing, e alla percezione delle nuove tecnologie dedicate alle biblioteche.
La versione integrale del report è disponibile (per l’acquisto) sul sito di Primary Research Group.
Fonte: http://cab.unime.it/cibernewsletter/?p=7609">Ma quanto si aggiornano i bibliotecari?
martedì 16 marzo 2010
” Gli archivi istituzionali: open access…..” di Mauro Guerrini con i contributi di De Robbio, Delle Donne, Maiello e Marchitelli
Il volume copre i vari aspetti connessi con l’accesso aperto, la prima parte a cura di Mauro Guerrini introduce al movimento e alle sue strategie, si sofferma sulle sfide che gli archivi istituzionali affrontano, sulle potenzialità del rapporto tra archivio istituzionale e valutazione della ricerca, la seconda parte è costituita dai saggi dedicati al ruolo che l’accesso aperto ha nel sistema della proprietà intellettuale (Antonella De Robbio, e Rosa Maiello) alle riviste ad accesso aperto (Andrea Marchitelli) per chiudere con il contributo di Roberto Delle Donne sulla politica CRUI sull’ accesso aperto.
Si tratta del primo volume pubblicato dall’Editrice bibliografica interamente dedicato all’accesso aperto e alle sue tematiche. Durante il seminario, L’Editrice bibliografica nella persona di Michele Costa ha espresso l’intenzione della casa editrice di permettere il deposito ad accesso aperto del primo capitolo del libro. Pertanto prossimamente il primo capitolo sarà disponibile su E-lis.
Fonte: http://cab.unime.it/cibernewsletter/?p=7405
Palermo: venerdì si presenta il Filosofo tascabile
Questo volume, pubblicato da Guanda, contiene, in formato tascabile, 44 ritratti di filosofi di ogni tempo. Ritratti fulminei, 'minimi', ironici e carichi di domande, nello stile cui l'autore ci ha abituato. L'esercizio che si chiede al lettore e' di vedere quanto il pensiero e la vita (oltre alle circostanze della morte di molti filosofi, spesso a dir poco strampalate, ma sempre illuminanti) si intreccino fra loro con strani contrasti o sorprendenti coerenze. Lo scopo finale e' farci capire a colpo d'occhio quanto quel particolare filosofo - Platone, Bacone, Spinoza, Schopenhauer - puo' attrarci o respingerci, e persino irritarci, quanto il suo pensiero puo' rimettere in moto le nostre idee e il nostro senso critico, e riguardare direttamente le nostre vite a partire dal modo in cui ha riguardato la sua.
Armando Massarenti e' responsabile della pagina Scienza e filosofia del Domenicale del 'Sole 24 Ore'. Si occupa di filosofia della scienza, filosofia morale e politica, etica applicata e tiene la rubrica 'Filosofia minima'. Ha pubblicato 'Il lancio del nano e altri esercizi di filosofia minima' (Premio filosofico Castiglioncello 2007) e 'Staminalia. Le cellule 'etiche'' (2008).
Fonte: http://www.libero-news.it/regioneespanso.jsp?id=370805
lunedì 15 marzo 2010
Google & MiBac
Roma, 10 marzo 2010
Google e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali hanno annunciato oggi una collaborazione che consentirà a chiunque nel mondo di accedere a fino a un milione di libri non coperti da copyright conservati nelle Biblioteche Nazionali di Roma e Firenze.
Per la prima volta, alcune delle inestimabili opere appartenenti a queste biblioteche saranno rese accessibili a chiunque in formato digitale attraverso Internet. Questa è inoltre la prima collaborazione in assoluto tra un Ministero della Cultura e Google per Google Books: una partnership che negli auspici di Google offrirà un importante contributo alla conservazione e alla divulgazione di importanti opere del patrimonio culturale italiano.
Negli scaffali di queste biblioteche sono conservate alcune delle raccolte di opere dei più grandi intellettuali, scrittori, scienziati e pensatori italiani. Una volta digitalizzate, le opere di Dante, Petrarca, Leopardi e Manzoni saranno a portata di clic per chiunque nel mondo, da Genova a Nairobi.
Google fornirà inoltre alle due biblioteche le copie digitali di ciascun libro parte del progetto, così che possano a loro volta renderli disponibili anche su piattaforme diverse da Google Books, quali, ad esempio, quella del progetto Europeana.
L’accordo tra MiBAC e Google prevede la digitalizzazione e messa in rete di circa un milione di volumi, 285 mila dei quali sono stati già metadatati e catalogati dal Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN). Nei prossimi due anni si completerà la catalogazione dei volumi scelti, che saranno digitalizzati da Google e successivamente messi online.. Il costo della digitalizzazione invece sarà a carico di Google, che si occuperà anche di allestire uno scanning center in Italia.
Tra le opere rare e rilevanti che la Biblioteca Nazionale di Firenze includerà nel progetto vi sono:
- Rare opere scientifiche del XVIII Secolo e dell’Illuminismo;
- Opere letterarie del XIX Secolo che hanno creato il clima culturale che ha portato all’unità d’Italia;
- Opere illustrate e litografie di ogni epoca.
La Biblioteca Nazionale di Roma includerà nel progetto di digitalizzazione tra le altre:
- Rare prime edizioni di opere del XIX Secolo;
- Opere di Giambattista Vico, Keplero e Galileo Galilei;
- Erbari e Farmacopee del XIX Secolo.
Fonti:
http://www.beniculturali.it/mibac/opencms/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Eventi/visualizza_asset.html?id=67189&pagename=129
Web News: http://business.webnews.it/news/stampa/12568/la-cultura-italiana-perla-di-google-books/
http://sites.google.com/a/pressatgoogle.com/italianlibraries/press-release-and-or-googlegram
giovedì 11 febbraio 2010
Gruppo di studio sulle REICAT... volontari cercasi
Cari colleghi,
il Settore per il Catalogo bibliografico e il trattamento del materiale ha indetto un interpello per la costituzione di un gruppo di studio che si occuperà di individuare le strategie di intervento per l'applicazione della nuove Regole in UNIMARC attraverso il sw di gestione Aleph500. Molti dei nostri colleghi in tutta Italia si sono organizzati, o si stanno organizzando in tal senso, proprio perchè la recente pubblicazione delle REICAT, frutto di un lungo ed impegnativo lavoro da parte dei componenti della Commissione permanente, impone una revisione del catalogo ed uno studio di fattibilità che consenta gradualmente l'integrazione delle nuove Regole negli Opac nazionali. Chi volesse partecipare e dare il proprio contributo al Gruppo di studio che si sta costituendo può inviare la domanda di adesione a : catalogoateneo@unipa.it (oggetto GdL REICAT).
[Leggi l'interpello]
martedì 19 gennaio 2010
Per l'applicazione delle REICAT: i cambiamenti nelle forme dei nomi degli autori / Alberto Petrucciani, Simona Turbanti
Per l'applicazione delle REICAT: i cambiamenti nelle forme dei nomi degli autori /Alberto Petrucciani, Simona Turbanti
P. 7, Vol. XXVII - N. 6 luglio-agosto 2009
"The new Italian cataloguing rules (Regole italiane di catalogazione, REICAT), published in June 2009, are now to be applied in catalogues, revising when necessary obsolete forms of headings and inconsistencies. The article focuses on the main changes in the form of the headings for Persons and Corporate Bodies, in relation to the former code of rules (RICA, published in 1979) and the practice of the national bibliography (BNI) and the national library network (SBN). As a general principle, headings are based on the name or form of name most frequently found in editions of the author's works: e.g. a pseudonym or assumed name, or an incomplete form (with elements of the name omitted or represented by initials).
[leggi l'articolo]
Fonte: http://www.bibliotecheoggi.it/content/n200906.html
domenica 17 gennaio 2010
Il web 2.0 e le biblioteche, un incontro possibile?
Si discute molto di web 2.0, social network, blog, piattaforme web interattive, di una rete che promuove la partecipazione attiva degli utenti alla costruzione e diffusione delle informazioni. Si tratta davvero di una nuova evoluzione del web? Quali sono le opportunità che la rete offre ai propri utenti e come usarle in biblioteca? Come vedono le biblioteche questi nuovi strumenti? Un’occasione o una nuova minaccia per il ruolo del bilbiotecario/mediatore?
Partecipano: Bonaria Biancu (Università Milano Bicocca), Andrea Marchitelli (Cilea), Rossana Morriello (Università degi studi di Udine), Eleonora Pantò (CSP Piemonte), Gino Roncaglia (Università degli studi della Tuscia). Modera: Eugenio Pintore (Settore Biblioteche e Archivi della Regione Piemonte)
Fonte: http://biblioteca20.ning.com/profiles/blogs/il-web-20-e-le-biblioteche-un
venerdì 15 gennaio 2010
Molti libri e pochi lettori: uno sguardo d'insieme. Rapporto ISTAT
Dalla pagina web dell'Istat si legge:
"Ogni anno in Italia vengono pubblicati circa 60 mila libri, di cui quasi 37 mila sono titoli proposti in prima edizione. Complessivamente si stampano in media 4 copie di opere librarie per abitante e, in particolare, circa 6 copie di libri per ragazzi (tra i 6 e i 14 anni). A fronte di una produzione editoriale di tali dimensioni, solo il 45,1 per cento degli italiani dichiara di aver letto almeno un libro nel tempo libero nell’arco di dodici mesi.
Una nota positiva emerge osservando, però, le nuove generazioni: la quota di bambini e ragazzi da 6 a 17 anni che hanno letto almeno un libro nel tempo libero è aumentata di 5,3 punti percentuali rispetto al 1998 (51,6 per cento) arrivando al 56,9 per cento."
Guarda le tabelle:
Persone di più di sei anni che hanno letto almeno un libro negli ultimi 12 mesi
Fonte: http://noi-italia.istat.it/index.php?id=7&no_cache=1&user_100ind_pi1[id_pagina]=37
Weston, P. G., Gli strumenti della cooperazione in rete. Dal catalogo elettronico ai sistemi della ricerca interdisciplinare
[leggi il libro]
Fonte: http://www.fedoa.unina.it/33/
The Virtual International Authority File
Materiale didattico del Seminario/Pisa 2009. REICAT in ALEPH: riflessioni di bibliotecari, di sistemisti e di utenti
"La struttura delle nuove Regole e l'architettura del catalogo.
L'intervento si propone di presentare la struttura delle nuove Regole italiane di catalogazione (REICAT) dal punto di vista dell'architettura del catalogo che le regole sottendono. L’insufficienza degli attuali formati bibliografici ad esprimere un’architettura incentrata sull’opera conduce ad una riconsiderazione degli strumenti oggi a disposizione, anche per altri aspetti che caratterizzano un'architettura evoluta del catalogo: il trattamento di sottoinsiemi di una stessa edizione, le relazioni che riguardano i singoli esemplari, la gestione di più lingue e scritture, la navigazione in strutture gerarchiche all'interno del catalogo."
[Slides di Alberto Petrucciani]
Intervento di Antonella Trombone:
"Le REICAT applicate in Aleph500. Visualizzazioni, flussi di lavoro, formati bibliografici.
Presentazione dei risultati di una sperimentazione effettuata su un’installazione Aleph.
Le principali novità delle nuove Regole italiane di catalogazione sono state testate su dati reali, analizzando i cambiamenti proposti dal nuovo codice sia dal punto di vista tecnico-bibliotecario, sia dal punto di vista degli utenti e delle necessarie modifiche all’attuale modello informativo ad essi proposto."
[Slides di Antonella Trombone]
Fonte: http://www.itale.it/index.php?module=CMpro&func=viewpage&pageid=9&Item=328
AIB-SICILIA (26-29.01.2010): Corso di aggiornamento: Descrizione e catalogazione dei manoscritti antichi e moderni
"La proposta per un corso di catalogazione dei manoscritti nasce dalla necessità di avvicinarsi a un particolare tipo di materiale librario che nei fondi antichi è assai cospicuo (per un calcolo stimato per difetto, sappiamo che i manoscritti conservati nelle biblioteche italiane, laiche ed ecclesiastiche, sono circa 2.500.000 unità). Tale straordinaria quantità porta a numerosi problemi di gestione dei fondi e di catalogazione, cioè di conoscenza, e infatti solo una minima parte di questo patrimonio è finora nota.
Per catalogare i manoscritti è necessario conoscerli come entità e nelle loro parti (l'opera contenuta, ma anche l'oggetto libro, fonte di preziose informazioni), bisogna imparare il loro linguaggio e trovare linguaggi comprensibili per 'raccontarli', trovando quello più adatto tra la Guida a una descrizione uniforme dei manoscritti, pubblicato dall'Istituto centrale per il catalogo unico, e le regole, di natura archivistica, dell'AACR2/APPM.
A questi studi e riflessioni, bisogna aggiungere un continuo aggiornamento per la problematizzazione dei dati e del modo di presentarli, in cataloghi a stampa e in database.
Non si parla, naturalmente, solo di codici di epoca medievale, rassicuranti nella forma e nelle auctoritates che 'proteggono' e guidano i catalogatori. I fondi manoscritti sono composti da varie tipologie: trattati scientifici, manoscritti d'autore, esempi di scrittura 'popolare', lettere, cartoline, quaderni di scuola, e altro ancora"
[Guarda il programma]
Fonte: http://www.aib.it/aib/sezioni/sic/se100126.htm
giovedì 14 gennaio 2010
Percorsi Didattici Alla Scoperta Del Libro Antico 2009 di Simona Inserra
I Sistemi bibliotecari d'Ateneo: realtà a confronto e prospettive future. Roma, 18 febbraio 2010
[programma provvisorio]
Fonte: http://www.aib.it/aib/sezioni/lazio/c1002.htm
Waiting Stelline 2010
Il tema che verrà trattato durante il Convegno è decisamente attuale:
VERSO UNA ECONOMIA DELLA BIBLIOTECA: FINANZIAMENTI, PROGRAMMAZIONE E VALORIZZAZIONE IN TEMPO DI CRISI
Dalla newsletter di "Biblioteche oggi" (ottobre, 2009) si legge:"Il Convegno si propone di favorire l’acquisizione di una maggiore consapevolezza dei processi che sono alla base di una gestione efficace delle risorse, individuando strategie che permettano di trasformare anche le difficoltà economiche in ricerca di nuove opportunità.
Particolare attenzione sarà posta alla struttura e alla ricerca dei finanziamenti, evidenziando alcune significative esperienze di fund raising. Un altro filone di approfondimento riguarderà la qualità gestionale della spesa attraverso corrette forme di governance e programmazione, con riferimento al rapporto con
il mercato (editori, distributori, aggregatori di risorse elettroniche, commissionarie ecc.), ai consorzi (stato dell’arte, evoluzione), a nuovi modelli di partnership con soggetti privati ecc.
Fonte: http://biblioseminariocremona.wordpress.com/2009/11/04/convegno-delle-stelline-2010/
mercoledì 13 gennaio 2010
Risorse per i catalogatori
- ISBD consolidated
- ISBD consolidated (in italiano)
- DOI
- Dublin Core
- Dublin Core Metadata element set (italiano)
- Unimarc manual
- Unimarc Authorities format
- FRBR
- FRANAR
- Regole italiane di catalogazione per autore (REICAT, bozza 2009)
- Dichiarazione di principi internazionali di catalogazione (Ifla, 2009)
- RDA
- Il catalogo di qualità / Mauro Guerrini
- Quando l'autore personale è una persona / Lucia Sardo
- Il trattamento catalografico degli enti collettivi dalla Conferenza di Parigi (1961) al First IFLA meeting of experts on an international cataloguing code (2003) / Mauro Guerrini
- Dal controllo bibliografico alle reti documentarie / Paul Gabriele Weston
Seminario REICAT. Roma, 18/02/2010
Il 18 febbraio 2010, presso la Biblioteca nazionale centrale di Roma, si terrà il Seminario: REICAT contenuti, applicazione, elementi di confronto.
Per la partecipazione alla Giornata di studio è necessaria l’iscrizione entro e non oltre il 10 febbraio, da inviare per e-mail a: seminarioreicat@iccu.sbn.it, oppure per fax al numero: 06.4959302