giovedì 24 giugno 2010

Chiedi al Bibliotecario, ti risponde online


Modena sfida la qualità dell'informazione con un nuovo servizio

A chi crede che Google offra risposte a tutte le domande, i bibliotecari modenesi lanciano una sfida sulla qualità dell’informazione con un nuovo servizio Internet di consulenza online.

L’iniziativa «Chiedi al bibliotecario» coinvolge le biblioteche del Comune di Modena, le 7 biblioteche dell’Ateneo di Modena e Reggio Emilia e altre biblioteche cittadine e della provincia.

Trentatre bibliotecari sono a disposizione del pubblico per rispondere ai quesiti più diversi: bibliografie, localizzazioni di libri, riviste, film, cd musicali, suggerimenti per ricerche scolastiche, esami, tesi di laurea.

È un servizio concepito per fare domande in qualunque momento e da qualunque luogo: basta accedere al sito www.chiedialbibliotecario.unimore.it e compilare la richiesta.

La risposta perverrà al massimo entro 4 giorni lavorativi. «Chiedi al Bibliotecario» è attivo 24 ore su 24, è gratuito e si rivolge a tutti: anche a chi non è mai entrato in biblioteca.
Fonte: http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/tecnologia/grubrica.asp?ID_blog=30&ID_articolo=7713&ID_sezione=38&sezione=

mercoledì 14 aprile 2010

Convegno ARS - Le biblioteche pubbliche nell'era di Internet

Giorno 23 aprile alle ore 09:30 presso la Sala gialla del Palazzo dei Normanni si terrà il convegno "Le biblioteche pubbliche nell'era di Internet: digitalizzazione del patrimonio, accesso a distanza, diritto d'autore. Interverranno:
  • Pietro Virgadamo - Libera Università Maria SS. Assunta - Palermo
Accesso all’informazione e diritto d’autore
nel bilanciamento dei valori costituzionali: un incontro possibile

  • Anna Maria Tammaro - Università di Parma
Le biblioteche pubbliche quale ponte per superare il digital divide
  • Luigi Cecere - S.I.A.E. -Roma

La S.I.A.E. e le biblioteche pubbliche

  • Massimo Travostino - Centro Nexa, gruppo di lavoro Creative Commons Italia - Torino

Biblioteche, riproduzione delle opere e accesso on-site e on-line:
le opportunità della tecnologia ed il contesto normativo

  • Klaus Kempf - Bayerische Staatsbibliothek - Monaco di Baviera
Il management della digitalizzazione del patrimonio librario: l’esperienza della BSB

Fonte: Lista Aib. Sicilia

martedì 6 aprile 2010

5. giornata di studio delle REICAT. L'Università di Palermo che progetti ha in cantiere?


Il personale del Settore per il catalogo bibliografico di Ateneo e il trattamento del materiale, contattato da Fernanda Canepa e Antonella Trombone, ha fornito alcune informazioni sulle iniziative che verranno gradualemnte attuate per la diffusione, lo studio e l'applicazione delle REICAT in Aleph. Questi progetti, alcuni realizzati ed altri in cantiere, sono stati presentati alla comunità professionale, insieme ai contributi di molte altre Istituzioni, durante la Quinta giornata di studio sull'applicazione delle Reicat in Unimarc, tenutasi il 18 febbraio 2010 presso la Biblioteca nazionale centrale di Roma.
Di seguito il link per accedere alle slides curate da Fernanda Canepa e pubblicate sul sito dell'ICCU.

[accedi alle slide]

Nasce il Polo SBN delle biblioteche ecclesiastiche

"Il Polo SBN di Biblioteche Ecclesiastiche (PBE) entra a far parte del Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN) a seguito della convenzione sottoscritta il 29 luglio 2008 dall’ICCU (Istituto Centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche del Ministero per i Beni e le Attività Culturali) e l’UNBCE (l’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana), per assicurare la cooperazione tra le biblioteche italiane, la creazione del catalogo collettivo e lo scambio dei documenti.

È il primo polo extraterritoriale, che si fonda su presupposti di individuazione tipologica e funzionale. Il PBE opera al 3° livello di abilitazione al SBN.

Il progetto di mediazione, tutela e valorizzazione dei beni - librari e non - appartenenti alle raccolte delle biblioteche ecclesiastiche delle diocesi italiane e degli altri enti religiosi è stato avviato nell’estate del 2004 e si integra nel quadro più ampio dei progetti di catalogazione dei beni culturali portati avanti dalla CEI, intendendo fornire alle biblioteche ecclesiastiche gli strumenti necessari per poter assolvere pienamente alla propria mission.
L’esistenza di un polo ecclesiastico non sottintende un’azione di isolamento, di casta di fronte a un qualcosa che semplicemente è avvertito come altro, sulla base della appartenenza a un diverso ente proprietario; la registrazione al polo intende permettere un’integrazione più completa e responsabile a un servizio bibliografico realmente nazionale, che deve necessariamente comporsi di numerosi e diversificati livelli di appartenenza: le biblioteche di un determinato ente, di una certa area territoriale, di una certa regione culturale, di una determinata specie o di un certa caratterizzazione. Per questo, fin dall’inizio l'obiettivo della costituzione di una rete integrata delle biblioteche ecclesiastiche che - nel rispetto dell’identità tipologica e gestionale di ciascuna realtà - potesse garantire la cooperazione, la gestione partecipata e il potenziamento dei servizi, si è fuso con l’impegno nell’adesione al Servizio Bibliotecario Nazionale.

Gli obiettivi che da subito sono stati individuati e hanno motivato l’intero progetto sono:

* Operare in rete, senza far perdere l’identità alle singole realtà bibliotecarie.
* Fornire strumenti e soluzioni informatiche alle diocesi.
* Facilitare l’accesso al Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN) a tutte le biblioteche ecclesiastiche.
* Creare e gestire un sistema di authority file per la comunicazione tra ambiti culturali diversi.
* Permettere la ricerca e la consultazione integrata dei dati dei quattro ambiti dei beni culturali ecclesiastici: architettonici, archivistici, librari e storico-artistici.

Lo strumento

Il software utilizzato (CEI-Bib, nativo EOSWeb) non è esclusivamente un programma di catalogazione, ma un sistema integrato che consente il trattamento delle diverse tipologie documentarie, la gestione dei prestiti e dei servizi di circolazione.
CEI-Bib è un servizio, erogato in modalità ASP, di accesso al catalogo unico residente sui sistemi della server farm individuata da UNBCE e SICEI. Non si distribuisce un software, non un CD o un programma, bensì l’accesso a un sistema unico condiviso da tutti gli aderenti al progetto.
Le principali caratteristiche di CEI-Bib sono: architettura a moduli scalabile, rispetto degli standard, interfaccia completamente web, funzionalità innovative, integrazione nel SBN, apertura verso altri sistemi.
Il software è certificato al terzo livello (cattura e localizzazione per possesso, creazione e correzione dei record non condivisi) in conformità al Protocollo SBNMARC.

I moduli “standard”, eventualmente integrabili sono:

* Ricerca
* Catalogazione
* Circolazione
* Gestione periodici
* Gestione acquisizioni"

Fonte: http://www.polopbe.it/bbcc/pbe/00009649_Storia.html

Catalogazione Degli Estratti Word97 2003

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Nasce JLIS.it




"L'Università di Firenze, tramite il Dipartimento di studi sul Medioevo
e il Rinascimento e il Master biennale in archivistica, biblioteconomia
e codicologia, annunciano l'uscita di "JLIS.it, Journal of Library and
Information Science, rivista italiana di biblioteconomia, archivistica e
scienza dell'informazione". "JLIS.it" è una rivista accademica, online,
open access e peer reviewed. Essa è in fase di avvio e il primo
fascicolo verrà pubblicato in estate, tra maggio e giugno 2010. Uscirà
in due numeri l'anno, indicativamente a giugno e a dicembre. Suo scopo è
configurarsi come una fonte di ricerca, italiana e internazionale, in
LIS. Il Comitato scientifico è composto da esperti delle più conosciute
realta biblioteconomiche e bibliotecarie del mondo occidentale
(italiano, europeo, statunitense e canadese) e di alcune del mondo
orientale (cinese, iraniano). Desidera essere una rivista aperta al
contributo dei più giovani (studenti, ricercatori, bibliotecari,
archivisti, etc.) e divenire un laboratorio di ricerca e di studio del
nuovo, uno spazio di riflessione sulle trasformazioni che stanno
avvenendo in ambito LIS. "JLIS.it" invita gli interessati a collaborare:
gli autori devono registrarsi prima di procedere alla submission. Gli
articoli spediti agli indirizzi personali dei membri del Comitato
editoriale e scientifico NON saranno presi in considerazione. I
contributi saranno editi in inglese, in italiano e in altre lingue.
L'homepage di "JLIS.it" è consultabile all'indirizzo: http://leo.cilea.it/index.php/jlis/


Fonte: Mauro Guerrini. Lista di discussione AIB-CUR (06/04/2010)

lunedì 29 marzo 2010

Pesantissimi tagli per le biblioteche siciliane

a presidente della sezione Sicilia dell’AIB (Associazione Italiana Biblioteche), dott.ssa Simona Inserra, il 15 febbraio 2010, ha inviato al Presidente della Regione, all’Assessore ai Beni Culturali e al Dirigente Generale dei Beni Culturali una lettera con cui esprime la sua preoccupazione per i pesantissimi tagli riportati nel bozzone del Bilancio di Previsione 2010 per il settore delle Biblioteche, che hanno praticamente azzerato i fondi già irrisori previsti negli anni precedenti.

Il testo della lettera recita:

“Il bilancio di previsione della Regione siciliana per l’esercizio finanziario 2010 opera pesantissimi tagli al settore dei beni culturali, e in particolare a quello delle biblioteche.

Ciò potrebbe comportare, in tempi brevi, la chiusura della maggior parte delle biblioteche dell’Isola, a partire dalle regionali che non avranno più fondi sufficienti per incrementare e aggiornare il patrimonio documentario, tutelare e garantirne la fruizione, valorizzare i patrimoni antichi di inestimabile valore che possiedono.

Le biblioteche comunali, particolarmente deboli sul territorio siciliano anche per l’assenza di una legge di settore (la Sicilia e la Campania sono le uniche regioni italiane a non aver mai legiferato in materia) saranno ulteriormente penalizzate dal taglio dei fondi sul capitolo riguardante il Servizio Bibliotecario Regionale, ridotti a meno di un terzo di quanto stanziato nel 2009: con questi fondi, e con fondi comunitari, sono state create in ogni provincia le banche dati bibliografiche, cui aderiscono la maggior parte delle biblioteche, che da anni incrementano i cataloghi collettivi al fine di avviare sistemi di cooperazione bibliotecaria che possano incontrare le esigenze dell’utenza. In mancanza di finanziamenti adeguati, si rischia concretamente di non poter proseguire l’attività catalografica e persino di oscurare i cataloghi on-line esistenti.

Le biblioteche – che sono sostenute dagli enti proprietari con fondi irrisori – subiranno inoltre l’azzeramento dei capitoli sui contributi, sull’acquisto di pubblicazioni, sulla conservazione e sul restauro:

- il cap. 377306 (contributi per le biblioteche), dotato da anni di una somma bassissima (€ 159.000), nel 2010 è per memoria;

- il cap. 376518 (spese per l’acquisto di pubblicazioni da assegnare alle biblioteche aperte al pubblico), dotato nel 2009 di € 100.000, nel 2010 è per memoria;

- il cap. 376529 (spese per la conservazione del patrimonio librario) nel 2009 dotato di appena € 120.000, nel 2010 è per memoria;

- il cap. 376526 (spese per il restauro – utilizzato dalle Soprintendenze per restaurare i volumi nel territorio di competenza ma anche dalle biblioteche regionali e per la conservazione degli archivi storici ecclesiastici), dotato nel 2009 di € 800.000, nel 2010 è per memoria.

Oltre a ciò, risulterà pressoché impossibile proseguire nell’azione di tutela da parte degli organismi preposti, le Soprintendenze, all’interno delle quali i Servizi di settore sono stati accorpati a quelli di altri settori e privati di fondi per operare.

L’Associazione Italiana Biblioteche chiede pertanto alle SS.LL. di volere riconsiderare i suddetti provvedimenti che toglieranno a tutti i cittadini siciliani l’accesso libero e senza limitazioni alla conoscenza, al pensiero, alla cultura e all’informazione, quel diritto che in altre regioni italiane è da anni garantito dalle biblioteche pubbliche con risultati di livello pari alla realtà europea”.

Questa lettera vuol essere un grido di allarme. I cittadini rischiano la negazione del diritto di essere liberi perché ben informati. La biblioteca pubblica é un sistema integrato di servizi, che al pari di altri (trasporti, sanità, ambiente etc.), devono essere garantiti alla cittadinanza perché fonte di sviluppo e benessere.

Interromperli, non assicurando loro un adeguato sostegno economico, equivale a commettere un delitto ancor più grave perché, essendo perpetrato attraverso strumenti legittimi quali l’approvazione unanime di un bilancio, poggia sulla certezza dell’impunità…

Elena Scrima

Fonte:http://nuovosoldo.wordpress.com/2010/03/22/pesantissimi-tagli-per-le-biblioteche-siciliane/

Open access, biblioteche e strategie italiane per i commons della conoscenza / Giuseppe Vitiello

http://www.bibliotecheoggi.it/content/20100206201.pdf

Ma quanto si aggiornano i bibliotecari?

Secondo una recente indagine, i bibliotecari passano in media 22 minuti al giorno a leggere pubblicazioni a stampa relative alla propria professione, e circa 10 minuti, invece, a navigare in blog tematici.

Il sondaggio è stato condotto da Primary Research Group su 555 bibliotecari accademici (a tempo pieno) negli Stati Uniti e in Canada.
I bibliotecari di più di 60 anni dedicano molto più tempo a leggere pubblicazioni a stampa, circa 31 minuti al giorno, dei loro colleghi sotto i 30 anni, che invece spendono 19 minuti ogni giorno a leggere blog bibliotecari e affini.
James Moses, responsabile della ricerca, ha dichiarato che il monitoraggio dell’utilizzo delle tipologie tecnologiche utilizzate dai bibliotecari è stato molto interessante proprio per il ruolo prettamente informativo delle biblioteche accademiche, paragonandole al classico “canarino in una miniera di carbone” per quanto riguarda l’ambito tecnologico.

L’indagine ha preso in considerazione anche le spese per i convegni, ad esempio la spesa media dei bibliotecari per alloggio, pasti e costi di viaggio. In questa categoria, i bibliotecari americani hanno speso in media $1,484, mentre quelli canadesi hanno una spesa di $2,419 negli ultimi due anni.
Tra le prossime ricerche in programma di Primary Research Group c’è un’analisi sul punto di vista dei bibliotecari riguardo ai maggiori provider di servizi web, come Google e Bing, e alla percezione delle nuove tecnologie dedicate alle biblioteche.

La versione integrale del report è disponibile (per l’acquisto) sul sito di Primary Research Group.

Fonte: http://cab.unime.it/cibernewsletter/?p=7609">Ma quanto si aggiornano i bibliotecari?

martedì 16 marzo 2010

” Gli archivi istituzionali: open access…..” di Mauro Guerrini con i contributi di De Robbio, Delle Donne, Maiello e Marchitelli

Durante seminario “Open come opportunità” organizzato da CASPUR e CILEA, iniziativa collaterale dell’ultimo convegno delle Stelline il 12 marzo scorso, è stato presentato il volume pubblicato dall’Editrice Bibliografica ” Gli archivi istituzionali : open access, valutazione della ricerca e diritto d’autore / Mauro Guerrini ; a cura di Andrea Capaccioni ; con saggi di Antonella De Robbio, Roberto Delle Donne, Rosa Maiello e Andrea Marchitelli. — Milano : Editrice Bibliografica, ©2010. — 165 p. — (Bibliografia e biblioteconomia ; 92) Eur 20.00

Il volume copre i vari aspetti connessi con l’accesso aperto, la prima parte a cura di Mauro Guerrini introduce al movimento e alle sue strategie, si sofferma sulle sfide che gli archivi istituzionali affrontano, sulle potenzialità del rapporto tra archivio istituzionale e valutazione della ricerca, la seconda parte è costituita dai saggi dedicati al ruolo che l’accesso aperto ha nel sistema della proprietà intellettuale (Antonella De Robbio, e Rosa Maiello) alle riviste ad accesso aperto (Andrea Marchitelli) per chiudere con il contributo di Roberto Delle Donne sulla politica CRUI sull’ accesso aperto.

Si tratta del primo volume pubblicato dall’Editrice bibliografica interamente dedicato all’accesso aperto e alle sue tematiche. Durante il seminario, L’Editrice bibliografica nella persona di Michele Costa ha espresso l’intenzione della casa editrice di permettere il deposito ad accesso aperto del primo capitolo del libro. Pertanto prossimamente il primo capitolo sarà disponibile su E-lis.

Fonte: http://cab.unime.it/cibernewsletter/?p=7405

Palermo: venerdì si presenta il Filosofo tascabile

Palermo, 16 mar.- (Adnkronos) - "Pensate da uomini saggi, ma parlate come la gente comune", diceva Aristotele. La filosofia, la saggezza, non sono solo per i filosofi, ma per tutti, perche' tutti ci poniamo le stesse domande. Di che cosa e' fatto il mondo? La vita ha un senso, magari un destino, o e' un futile agitarsi per nulla? Domande, domande, domande. Questo e' lo spirito con cui accostarsi alla filosofia. Dietro a ognuno di questi interrogativi ci sono persone in carne e ossa, con vite a volte spericolate o bizzarre. Di questo e di altro si parla nel libro 'Il filosofo tascabile. Dai presocratici a Wittgenstein. 44 ritratti per una storia del pensiero in miniatura' di Armando Massarenti, che sara' presentato venerdi' 19 marzo, alle 17, a Villa Zito a Palermo. Dialogheranno con l'autore il presidente della Fondazione Banco di Sicilia, Giovanni Puglisi, e il professor Pietro Palumbo, ordinario di Storia della Filosofia Moderna e Contemporanea all'Universita' di Palermo.

Questo volume, pubblicato da Guanda, contiene, in formato tascabile, 44 ritratti di filosofi di ogni tempo. Ritratti fulminei, 'minimi', ironici e carichi di domande, nello stile cui l'autore ci ha abituato. L'esercizio che si chiede al lettore e' di vedere quanto il pensiero e la vita (oltre alle circostanze della morte di molti filosofi, spesso a dir poco strampalate, ma sempre illuminanti) si intreccino fra loro con strani contrasti o sorprendenti coerenze. Lo scopo finale e' farci capire a colpo d'occhio quanto quel particolare filosofo - Platone, Bacone, Spinoza, Schopenhauer - puo' attrarci o respingerci, e persino irritarci, quanto il suo pensiero puo' rimettere in moto le nostre idee e il nostro senso critico, e riguardare direttamente le nostre vite a partire dal modo in cui ha riguardato la sua.

Armando Massarenti e' responsabile della pagina Scienza e filosofia del Domenicale del 'Sole 24 Ore'. Si occupa di filosofia della scienza, filosofia morale e politica, etica applicata e tiene la rubrica 'Filosofia minima'. Ha pubblicato 'Il lancio del nano e altri esercizi di filosofia minima' (Premio filosofico Castiglioncello 2007) e 'Staminalia. Le cellule 'etiche'' (2008).

Fonte: http://www.libero-news.it/regioneespanso.jsp?id=370805

lunedì 15 marzo 2010

Google & MiBac


Roma, 10 marzo 2010


Google e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali hanno annunciato oggi una collaborazione che consentirà a chiunque nel mondo di accedere a fino a un milione di libri non coperti da copyright conservati nelle Biblioteche Nazionali di Roma e Firenze.

Per la prima volta, alcune delle inestimabili opere appartenenti a queste biblioteche saranno rese accessibili a chiunque in formato digitale attraverso Internet. Questa è inoltre la prima collaborazione in assoluto tra un Ministero della Cultura e Google per Google Books: una partnership che negli auspici di Google offrirà un importante contributo alla conservazione e alla divulgazione di importanti opere del patrimonio culturale italiano.

Negli scaffali di queste biblioteche sono conservate alcune delle raccolte di opere dei più grandi intellettuali, scrittori, scienziati e pensatori italiani. Una volta digitalizzate, le opere di Dante, Petrarca, Leopardi e Manzoni saranno a portata di clic per chiunque nel mondo, da Genova a Nairobi.

Google fornirà inoltre alle due biblioteche le copie digitali di ciascun libro parte del progetto, così che possano a loro volta renderli disponibili anche su piattaforme diverse da Google Books, quali, ad esempio, quella del progetto Europeana.

L’accordo tra MiBAC e Google prevede la digitalizzazione e messa in rete di circa un milione di volumi, 285 mila dei quali sono stati già metadatati e catalogati dal Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN). Nei prossimi due anni si completerà la catalogazione dei volumi scelti, che saranno digitalizzati da Google e successivamente messi online.. Il costo della digitalizzazione invece sarà a carico di Google, che si occuperà anche di allestire uno scanning center in Italia.

Tra le opere rare e rilevanti che la Biblioteca Nazionale di Firenze includerà nel progetto vi sono:

  • Rare opere scientifiche del XVIII Secolo e dell’Illuminismo;
  • Opere letterarie del XIX Secolo che hanno creato il clima culturale che ha portato all’unità d’Italia;
  • Opere illustrate e litografie di ogni epoca.

La Biblioteca Nazionale di Roma includerà nel progetto di digitalizzazione tra le altre:

  • Rare prime edizioni di opere del XIX Secolo;
  • Opere di Giambattista Vico, Keplero e Galileo Galilei;
  • Erbari e Farmacopee del XIX Secolo.

Le opere delle biblioteche italiane andranno ad arricchire la raccolta di libri in molteplici lingue di Google Books, rendendo il patrimonio culturale nazionale di semplicissimo accesso da ogni parte del mondo. Ne beneficeranno tutti gli italiani e chiunque ami la nostra cultura.

Fonti:


http://www.beniculturali.it/mibac/opencms/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Eventi/visualizza_asset.html?id=67189&pagename=129

Web News: http://business.webnews.it/news/stampa/12568/la-cultura-italiana-perla-di-google-books/

http://sites.google.com/a/pressatgoogle.com/italianlibraries/press-release-and-or-googlegram

giovedì 11 febbraio 2010

Gruppo di studio sulle REICAT... volontari cercasi


Cari colleghi,
il Settore per il Catalogo bibliografico e il trattamento del materiale ha indetto un interpello per la costituzione di un gruppo di studio che si occuperà di individuare le strategie di intervento per l'applicazione della nuove Regole in UNIMARC attraverso il sw di gestione Aleph500. Molti dei nostri colleghi in tutta Italia si sono organizzati, o si stanno organizzando in tal senso, proprio perchè la recente pubblicazione delle REICAT, frutto di un lungo ed impegnativo lavoro da parte dei componenti della Commissione permanente, impone una revisione del catalogo ed uno studio di fattibilità che consenta gradualmente l'integrazione delle nuove Regole negli Opac nazionali. Chi volesse partecipare e dare il proprio contributo al Gruppo di studio che si sta costituendo può inviare la domanda di adesione a : catalogoateneo@unipa.it (oggetto GdL REICAT).

[Leggi l'interpello]

martedì 19 gennaio 2010

Per l'applicazione delle REICAT: i cambiamenti nelle forme dei nomi degli autori / Alberto Petrucciani, Simona Turbanti

Biblioteche oggi
Per l'applicazione delle REICAT: i cambiamenti nelle forme dei nomi degli autori /Alberto Petrucciani, Simona Turbanti
P. 7, Vol. XXVII - N. 6 luglio-agosto 2009

"The new Italian cataloguing rules (Regole italiane di catalogazione, REICAT), published in June 2009, are now to be applied in catalogues, revising when necessary obsolete forms of headings and inconsistencies. The article focuses on the main changes in the form of the headings for Persons and Corporate Bodies, in relation to the former code of rules (RICA, published in 1979) and the practice of the national bibliography (BNI) and the national library network (SBN). As a general principle, headings are based on the name or form of name most frequently found in editions of the author's works: e.g. a pseudonym or assumed name, or an incomplete form (with elements of the name omitted or represented by initials). The first part of the article concerns general changes related to the additions to a name and to prescribed punctuation, while the second part describes the main changes for Persons (author’s preference and national usage, completeness variants, transliteration or transcription of names in different scripts, headings for saints) and for Corporate Bodies (name qualifiers, minor changes, subordinate corporate bodies and bodies related to other bodies). The aim of most changes is the removal of special exceptions or inconsistencies and the choice of forms of headings closer to common usage and as clear as possible to catalogue users."

[leggi l'articolo]

Fonte: http://www.bibliotecheoggi.it/content/n200906.html

domenica 17 gennaio 2010

Il web 2.0 e le biblioteche, un incontro possibile?

Il 15 gennaio 2010 si terrà presso la Biblioteca Universitaria di Torino, una tavola rotonda organizzata dall’A.I.B. Piemonte su biblioteche e web 2.0:

Si discute molto di web 2.0, social network, blog, piattaforme web interattive, di una rete che promuove la partecipazione attiva degli utenti alla costruzione e diffusione delle informazioni. Si tratta davvero di una nuova evoluzione del web? Quali sono le opportunità che la rete offre ai propri utenti e come usarle in biblioteca? Come vedono le biblioteche questi nuovi strumenti? Un’occasione o una nuova minaccia per il ruolo del bilbiotecario/mediatore?

Partecipano: Bonaria Biancu (Università Milano Bicocca), Andrea Marchitelli (Cilea), Rossana Morriello (Università degi studi di Udine), Eleonora Pantò (CSP Piemonte), Gino Roncaglia (Università degli studi della Tuscia). Modera: Eugenio Pintore (Settore Biblioteche e Archivi della Regione Piemonte)

Fonte: http://biblioteca20.ning.com/profiles/blogs/il-web-20-e-le-biblioteche-un

venerdì 15 gennaio 2010

Molti libri e pochi lettori: uno sguardo d'insieme. Rapporto ISTAT



Dalla pagina web dell'Istat si legge:

"Ogni anno in Italia vengono pubblicati circa 60 mila libri, di cui quasi 37 mila sono titoli proposti in prima edizione. Complessivamente si stampano in media 4 copie di opere librarie per abitante e, in particolare, circa 6 copie di libri per ragazzi (tra i 6 e i 14 anni). A fronte di una produzione editoriale di tali dimensioni, solo il 45,1 per cento degli italiani dichiara di aver letto almeno un libro nel tempo libero nell’arco di dodici mesi.

Una nota positiva emerge osservando, però, le nuove generazioni: la quota di bambini e ragazzi da 6 a 17 anni che hanno letto almeno un libro nel tempo libero è aumentata di 5,3 punti percentuali rispetto al 1998 (51,6 per cento) arrivando al 56,9 per cento."


Guarda le tabelle:

Persone di più di sei anni che hanno letto almeno un libro negli ultimi 12 mesi

Per Regione

Per sesso ed età

Confronto tra i Paesi UE

Fonte: http://noi-italia.istat.it/index.php?id=7&no_cache=1&user_100ind_pi1[id_pagina]=37


Weston, P. G., Gli strumenti della cooperazione in rete. Dal catalogo elettronico ai sistemi della ricerca interdisciplinare

"Termini quali "metadati", "strategie di rete" e "interoperabilità" vengono utilizzati con crescente frequenza ogni volta che ci si interroga sulle prospettive della memoria delle istituzioni culturali nell'epoca del web e dell'editoria elettronica. In particolare, preoccupa il fatto che i consolidati criteri di conservazione e di documentazione del prodotto dell'attività intellettuale e artistica dell'umanità possano ostacolare lo scambio dei dati e rendere particolarmente difficoltosa la realizzazione di sistemi informativi multidisciplinari, sempre più indispensabili alla ricerca, non solo di ambito umanistico. Le prime realizzazioni sono andate nella direzione di un unico formato elettronico e di normative catalografiche sostanzialmente affini per descrivere classi di materiali fra loro eterogenee. La soluzione non è, ovviamente, la più convincente ed ha sollevato un po' ovunque grandi perplessità. Tuttavia, essa ha consentito alle istituzioni nordamericane di realizzare, nell'arco di poco più di un decennio, quegli archivi digitali che costituiscono la struttura portante di American Memory. Tutt'altro sviluppo hanno avuto, nel frattempo, le ricerche sull'interoperabilità, fondata sulla convinzione che la soluzione vada ricercata piuttosto nella realizzazione di strutture di collegamento fra gli archivi elettronici e nel potenziamento dei dispositivi di interrogazione. Proprio su tali presupposti si basa la realizzazione di quelle reti documentarie che ambiscono a fornire un supporto significativo alla ricerca storica e alla bibliografia"

[leggi il libro]

Fonte: http://www.fedoa.unina.it/33/

The Virtual International Authority File

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Materiale didattico del Seminario/Pisa 2009. REICAT in ALEPH: riflessioni di bibliotecari, di sistemisti e di utenti

Intervento di Alberto Petrucciani:
"La struttura delle nuove Regole e l'architettura del catalogo.
L'intervento si propone di presentare la struttura delle nuove Regole italiane di catalogazione (REICAT) dal punto di vista dell'architettura del catalogo che le regole sottendono. L’insufficienza degli attuali formati bibliografici ad esprimere un’architettura incentrata sull’opera conduce ad una riconsiderazione degli strumenti oggi a disposizione, anche per altri aspetti che caratterizzano un'architettura evoluta del catalogo: il trattamento di sottoinsiemi di una stessa edizione, le relazioni che riguardano i singoli esemplari, la gestione di più lingue e scritture, la navigazione in strutture gerarchiche all'interno del catalogo."
[Slides di Alberto Petrucciani]

Intervento di Antonella Trombone:
"Le REICAT applicate in Aleph500. Visualizzazioni, flussi di lavoro, formati bibliografici.
Presentazione dei risultati di una sperimentazione effettuata su un’installazione Aleph.
Le principali novità delle nuove Regole italiane di catalogazione sono state testate su dati reali, analizzando i cambiamenti proposti dal nuovo codice sia dal punto di vista tecnico-bibliotecario, sia dal punto di vista degli utenti e delle necessarie modifiche all’attuale modello informativo ad essi proposto.
"

[Slides di Antonella Trombone]

Fonte: http://www.itale.it/index.php?module=CMpro&func=viewpage&pageid=9&Item=328

AIB-SICILIA (26-29.01.2010): Corso di aggiornamento: Descrizione e catalogazione dei manoscritti antichi e moderni

Dalla pagina web Aib Sicilia:

"La proposta per un corso di catalogazione dei manoscritti nasce dalla necessità di avvicinarsi a un particolare tipo di materiale librario che nei fondi antichi è assai cospicuo (per un calcolo stimato per difetto, sappiamo che i manoscritti conservati nelle biblioteche italiane, laiche ed ecclesiastiche, sono circa 2.500.000 unità). Tale straordinaria quantità porta a numerosi problemi di gestione dei fondi e di catalogazione, cioè di conoscenza, e infatti solo una minima parte di questo patrimonio è finora nota.
Per catalogare i manoscritti è necessario conoscerli come entità e nelle loro parti (l'opera contenuta, ma anche l'oggetto libro, fonte di preziose informazioni), bisogna imparare il loro linguaggio e trovare linguaggi comprensibili per 'raccontarli', trovando quello più adatto tra la Guida a una descrizione uniforme dei manoscritti, pubblicato dall'Istituto centrale per il catalogo unico, e le regole, di natura archivistica, dell'AACR2/APPM.
A questi studi e riflessioni, bisogna aggiungere un continuo aggiornamento per la problematizzazione dei dati e del modo di presentarli, in cataloghi a stampa e in database.
Non si parla, naturalmente, solo di codici di epoca medievale, rassicuranti nella forma e nelle auctoritates che 'proteggono' e guidano i catalogatori. I fondi manoscritti sono composti da varie tipologie: trattati scientifici, manoscritti d'autore, esempi di scrittura 'popolare', lettere, cartoline, quaderni di scuola, e altro ancora"

[Guarda il programma]

Fonte: http://www.aib.it/aib/sezioni/sic/se100126.htm

giovedì 14 gennaio 2010

Percorsi Didattici Alla Scoperta Del Libro Antico 2009 di Simona Inserra

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I Sistemi bibliotecari d'Ateneo: realtà a confronto e prospettive future. Roma, 18 febbraio 2010

AIB Lazio, con il patrocinio della Scuola Speciale per archivisti e bibliotecari dell'Università degli Studi di Roma La Sapienza. Il seminario, rivolto alla componente politica e tecnico-bibliotecaria, intende fare il punto sui modelli organizzativi, le funzioni e le attività di alcuni sistemi bibliotecari d'Ateneo fra i più rappresentativi oggi in Italia, cercando tuttavia di inquadrare i casi di studio nel contesto ampio delle recenti iniziative della Commissione Biblioteche della CRUI, volte alla promozione di un coordinamento nazionale.

[programma provvisorio]


Fonte: http://www.aib.it/aib/sezioni/lazio/c1002.htm

Waiting Stelline 2010













A Milano fervono i preparativi per l'organizzazione del Convegno delle Stelline, incontro annuale che coinvolge i bibliotecari di tutta Italia. L'appuntamento è stato programmato per i giorni 11 e 12 marzo 2010 (mercoledì e giovedì).
Il tema che verrà trattato durante il Convegno è decisamente attuale:

VERSO UNA ECONOMIA DELLA BIBLIOTECA: FINANZIAMENTI, PROGRAMMAZIONE E VALORIZZAZIONE IN TEMPO DI CRISI

Dalla newsletter di "Biblioteche oggi" (ottobre, 2009) si legge:

"Il Convegno si propone di favorire l’acquisizione di una maggiore consapevolezza dei processi che sono alla base di una gestione efficace delle risorse, individuando strategie che permettano di trasformare anche le difficoltà economiche in ricerca di nuove opportunità.

Particolare attenzione sarà posta alla struttura e alla ricerca dei finanziamenti, evidenziando alcune significative esperienze di fund raising. Un altro filone di approfondimento riguarderà la qualità gestionale della spesa attraverso corrette forme di governance e programmazione, con riferimento al rapporto con
il mercato (editori, distributori, aggregatori di risorse elettroniche, commissionarie ecc.), ai consorzi (stato dell’arte, evoluzione), a nuovi modelli di partnership con soggetti privati ecc.

In tale contesto acquisterà rilevanza l’esame di progetti e attività di valorizzazione delle biblioteche (biblioteche e territorio: reti, sistemi, distretti), nonché il ruolo delle biblioteche nel marketing culturale e territoriale. Uno spazio particolare sarà dedicato a esperienze e metodi di valutazione dell’impatto economico e sociale delle biblioteche"

Fonte:
http://biblioseminariocremona.wordpress.com/2009/11/04/convegno-delle-stelline-2010/

mercoledì 13 gennaio 2010

Risorse per i catalogatori


Biblioteche oggi - Articoli selezionati

Seminario REICAT. Roma, 18/02/2010


Il 18 febbraio 2010, presso la Biblioteca nazionale centrale di Roma, si terrà il Seminario: REICAT contenuti, applicazione, elementi di confronto.

Per la partecipazione alla Giornata di studio è necessaria l’iscrizione entro e non oltre il 10 febbraio, da inviare per e-mail a: seminarioreicat@iccu.sbn.it, oppure per fax al numero: 06.4959302

Programma del Seminario

Catalogazione_Aleph 500 v. 18.01

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