lunedì 29 marzo 2010

Pesantissimi tagli per le biblioteche siciliane

a presidente della sezione Sicilia dell’AIB (Associazione Italiana Biblioteche), dott.ssa Simona Inserra, il 15 febbraio 2010, ha inviato al Presidente della Regione, all’Assessore ai Beni Culturali e al Dirigente Generale dei Beni Culturali una lettera con cui esprime la sua preoccupazione per i pesantissimi tagli riportati nel bozzone del Bilancio di Previsione 2010 per il settore delle Biblioteche, che hanno praticamente azzerato i fondi già irrisori previsti negli anni precedenti.

Il testo della lettera recita:

“Il bilancio di previsione della Regione siciliana per l’esercizio finanziario 2010 opera pesantissimi tagli al settore dei beni culturali, e in particolare a quello delle biblioteche.

Ciò potrebbe comportare, in tempi brevi, la chiusura della maggior parte delle biblioteche dell’Isola, a partire dalle regionali che non avranno più fondi sufficienti per incrementare e aggiornare il patrimonio documentario, tutelare e garantirne la fruizione, valorizzare i patrimoni antichi di inestimabile valore che possiedono.

Le biblioteche comunali, particolarmente deboli sul territorio siciliano anche per l’assenza di una legge di settore (la Sicilia e la Campania sono le uniche regioni italiane a non aver mai legiferato in materia) saranno ulteriormente penalizzate dal taglio dei fondi sul capitolo riguardante il Servizio Bibliotecario Regionale, ridotti a meno di un terzo di quanto stanziato nel 2009: con questi fondi, e con fondi comunitari, sono state create in ogni provincia le banche dati bibliografiche, cui aderiscono la maggior parte delle biblioteche, che da anni incrementano i cataloghi collettivi al fine di avviare sistemi di cooperazione bibliotecaria che possano incontrare le esigenze dell’utenza. In mancanza di finanziamenti adeguati, si rischia concretamente di non poter proseguire l’attività catalografica e persino di oscurare i cataloghi on-line esistenti.

Le biblioteche – che sono sostenute dagli enti proprietari con fondi irrisori – subiranno inoltre l’azzeramento dei capitoli sui contributi, sull’acquisto di pubblicazioni, sulla conservazione e sul restauro:

- il cap. 377306 (contributi per le biblioteche), dotato da anni di una somma bassissima (€ 159.000), nel 2010 è per memoria;

- il cap. 376518 (spese per l’acquisto di pubblicazioni da assegnare alle biblioteche aperte al pubblico), dotato nel 2009 di € 100.000, nel 2010 è per memoria;

- il cap. 376529 (spese per la conservazione del patrimonio librario) nel 2009 dotato di appena € 120.000, nel 2010 è per memoria;

- il cap. 376526 (spese per il restauro – utilizzato dalle Soprintendenze per restaurare i volumi nel territorio di competenza ma anche dalle biblioteche regionali e per la conservazione degli archivi storici ecclesiastici), dotato nel 2009 di € 800.000, nel 2010 è per memoria.

Oltre a ciò, risulterà pressoché impossibile proseguire nell’azione di tutela da parte degli organismi preposti, le Soprintendenze, all’interno delle quali i Servizi di settore sono stati accorpati a quelli di altri settori e privati di fondi per operare.

L’Associazione Italiana Biblioteche chiede pertanto alle SS.LL. di volere riconsiderare i suddetti provvedimenti che toglieranno a tutti i cittadini siciliani l’accesso libero e senza limitazioni alla conoscenza, al pensiero, alla cultura e all’informazione, quel diritto che in altre regioni italiane è da anni garantito dalle biblioteche pubbliche con risultati di livello pari alla realtà europea”.

Questa lettera vuol essere un grido di allarme. I cittadini rischiano la negazione del diritto di essere liberi perché ben informati. La biblioteca pubblica é un sistema integrato di servizi, che al pari di altri (trasporti, sanità, ambiente etc.), devono essere garantiti alla cittadinanza perché fonte di sviluppo e benessere.

Interromperli, non assicurando loro un adeguato sostegno economico, equivale a commettere un delitto ancor più grave perché, essendo perpetrato attraverso strumenti legittimi quali l’approvazione unanime di un bilancio, poggia sulla certezza dell’impunità…

Elena Scrima

Fonte:http://nuovosoldo.wordpress.com/2010/03/22/pesantissimi-tagli-per-le-biblioteche-siciliane/

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